Dal cumolo della pezzatura 100/200 il materiale è prelevato con alimentari a carrello; un primo nastro gommato convoglia la pezzatura ad un frantoio a mascella da questo con un nastro passa a due molini a martelli e ad un vaglio dove vengono separati la “risetta”, il polverone e la sabbia asciutta con sono stoccati nei relativi scomparti.
Un secondo nastro gommato convoglia la pezzatura ad un frantoio a urto in cui avviene la frammentazione per l’urto del singolo elemento di roccia che viene scagliato violentemente ad opera di un rotore contro le corazze che rivestono le due pareti interne. La bocca di alimentazione è protetta da una griglia a catene che consente solo il passaggio in entrata.
Il materiale all’uscita dal frantoio a urto è stoccato a cumolo quale polmone di alimentazione del molino a barre con vaglio.
Il mulino a barre è alimentato da entrambe le estremità con scarico al centro, all’interno barre metalliche pesanti sollevate per effetto della rotazione ricadono sul materiale stesso macinandolo. Tale operazione avviene per via umida al fine di ottenere un miglior controllo della produzione, eliminazione delle polveri ed il recupero del fine.
Il materiale cosi prodotto alimenta il sottostante vaglio costituito da più reti sovrapposte con aperture decrescenti dall’alto verso il basso poste in vibrazione per eseguire una classificazione del materiale nelle seguenti pezzature:
- Sabbia 0/4
- Risetta 2/5.6
- Braccino 4/10
- Ghiaietto 10/31.5
Il ghiaietto di pezzatura 10/31.5 viene separato nelle singole pezzature (Breccino 10/16 e Breccino 16/31.5) da un secondo vaglio e le pezzature maggiori vengono nuovamente riconvogliate al polmone di alimentazione già citato.
La sabbia proveniente dal mulino a barre passa al vaglio calibratore ed al vibro-asciugatore per essere quindi trasferita con nastro gommato al cumulo di stoccaggio sabbia 0-4, su platea in calcestruzzo armato.